Gli investimenti registrano il picco più alto dal 2007

Pubblicato il da CasaTreviso.it

Il mercato commerciale europeo torna a muoversi con lo smalto pre-crisi, lo certifica la marketview del quarto trimestre di Cbre, che registra il picco di investimenti più alto dal 2007, con 53,4 miliardi di euro investiti solo negli ultimi tre mesi dell'anno (in crescita del 19% rispetto a un anno fa, quando erano stati 44,8). A trainare la performance, spiega lo studio, è ancora una volta il mercato inglese, a cui però si affianca la conferma di un recupero della fiducia anche tra gli investitori verso il sud del continente e verso l'Italia, che per una volta occupa il primo posto nella classifica degli incrementi con un +242% grazie a 1,5 miliardi di euro investiti negli ultimi tre mesi dell'anno. Per dare un'idea di quanto il risultato continentale sia eclatante basta segnalare che se rispetto allo scorso anno la crescita è stata del 19%, quella degli ultimi tre mesi 2013 rispetto al terzo trimestre del 2012, addirittura, del 46%. Con il boom di fine anno il totale degli investimenti del 2013 sale a 153,9 miliardi di euro, il 21% in più del 2012, ancora lontano però dal record di 256 raggiunto nel 2007. La prestazione migliore, in valore assoluto, è senza dubbio quella della Gran Bretagna, in particolare Londra, che da sola attira 19 miliardi di euro nell'ultimo trimestre, in crescita del 68% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, ma anche del 34% sui tre mesi precedenti. Ad influire sul dato è sicuramente la buona performance dell'economia anglosassone ma anche l'interesse prolungato che arriva dall'estero, in particolare da fuori Europa, con asiatici e russi in prima fila. Per una volta dopo diversi anni però i "Paesi periferici" non stanno alla finestra ma partecipano alla festa: nel complesso Spagna, Italia e Portogallo infatti raggiungono quota 4,2 miliardi con un balzo del 205% rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno, che porta il 2013 ad avere un rialzo del 109% rispetto al 2012. Nel dettaglio la Spagna - più appetibile per gli investitori internazionali proprio perchè viaggia su valori crollati per la crisi - ha più che raddoppiato l'attività passando da 911 milioni a oltre 2,6 miliardi, ma non è da meno, seppur con numeri minori, l'Italia che triplica l'attività passando dai 455 milioni di ottobre-dicembre 2012 a 1,55 miliardi del quarto trimestre 2012, segnando un +242%, come detto l'incremento maggiore del continente. Cifra che ci mette molto al di sopra dell'Irlanda, altro Paese in stato di grazia con un aumento del 160% dell'attività, che chiude il trimestre con 720 milioni investiti, in forte crescita rispetto ai 270 di un anno prima. Molto bene anche l'Olanda che con un +51% balza da 1 a 1,6 miliardi e la Russia che attrae il 30,6% in più di investimenti a 1,55 miliardi. Restano quasi stabili invece le attività in Germania, che con un incremento del 5% sale a 11,2 miliardi, Svezia (+1,2% a 3,1 miliardi) e Austria ferma a 650 milioni. A soffrire di più, in questo anno di euforia, sono stati i mercati più solidi che avevano attirato capitali nei tempi di incertezza: a comandare le discese c'è infatti la Norvegia che vede una contrazione di quasi il 50% passando da 2,9 a 1,5 miliardi, male anche la Francia che perde il 30% del valore passando da ,8 a 4,7 miliardi, il Belgio che cede il 17% a 617 milioni e la Danimarca che perde il 4,3% a 860 milioni. Un po' a sorpresa tra i cali più marcati c'è quello del mercato polacco che si contrae del 32%, dopo aver mandato segnali positivi negli ultimi anni; la prestazione peggiore è però quella della Repubblica Ceca dove gli investimenti calano del 54% scendendo ad appena 104 milioni.

www.casa24.ilsole24ore.com - di Simone Lupo Bagnacani

www.casatreviso.it/News/Dettaglio/292

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