Le riqualificazioni valgono due terzi del mercato delle costruzioni. Recuperi +11% nel 2013

Pubblicato il da CasaTreviso.it

In Italia la riqualificazione energetica è sostenuta dagli incentivi fiscali: 19 miliardi di euro nel 2013, di cui 14,5 miliardi gli investimenti in ristrutturazione edilizia e 4,5 per la riqualificazione energetica. Ma gli interventi effettuati finora non sono certo stati sufficienti a mettere a norma un patrimonio immobiliare, soprattutto pubblico, che soffre ancora di arretratezza strutturale, con conseguenze anche in termini di consumi. Insomma, bisogna fare di più, puntando ancora sugli incentivi, adeguando i Piani casa dei vari enti locali e cercando di spendere al meglio le risorse disponibili. A fronte dell'evoluzione registrata nel mercato delle riqualificazioni dal 1998 al 2013, infatti, una ricerca del Cresme presentata oggi a Roma in occasione del convegno Ri.u.so 03 promosso da Ance, Consiglio Nazionale Architetti e Legambiente, lancia l'allarme sugli sprechi energetici nel nostro Paese. Secondo l'indagine, che è stata occasione anche per fare il punto sullo stato del mercato dell'edilizia, in Italia metà degli edifici per uffici pubblici ha più di 70 anni e una scuola su tre, costruita più di 50 anni fa, ha le finestre dotate di "vetro singolo".

~~Di fronte al crollo del mercato "classico" dell'edilizia, che tra il 2006 e il 2013 ha visto il valore complessivo della produzione ridursi del 32%, gli investimenti in nuova edilizia residenziale diminuire del 58,7% e il giro di affari del mercato immobiliare in calo del 60%, è stata registrata infatti una crescita di 11 punti percentuali per l'attività di manutenzione e recupero del patrimonio esistente. Nello stesso periodo, gli investimenti per nuove costruzioni sono scesi da 85 miliardi di euro a 51, contro l'ascesa delle attività di recupero da 106,5 a 115,1 miliardi. Una cifra che corrisponde al 66,4% dell'intero mercato delle costruzioni nel 2013, pari a 173,5 miliardi e che sale fino al 70% se si sommano i 7,5 miliardi di investimenti in fonti energetiche rinnovabili. Di fronte a questi dati, Lorenzo Bellicini, direttore del Cresme, ha tenuto a sottolineare come «l'efficienza energetica del patrimonio immobiliare esistente sia un imperativo per l'Italia, così come per gli altri Stati membri dell'Ue in presenza di una Direttiva che fissa una serie di obiettivi stringenti». Fino a oggi, secondo lo studio del Cresme, in Italia si spendono 45,2 miliardi di euro ogni anno per consumi termici ed elettrici negli 11,8 milioni di edifici residenziali, 1,3 miliardi in 52mila scuole e 644 milioni nei 137mila edifici pubblici. Dall'analisi del Cresme emerge inoltre un'Italia delle costruzioni che si colloca tra un modello di nuova costruzione edilizia non più produttiva e le opportunità – non sempre colte – sul fronte del recupero e della riqualificazione dell'esistente, anche dal punto di vista energetico.

www.casa24.ilsole24ore.com - di Giulia Del Re

www.casatreviso.it/News/Dettaglio/309

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